I dati fiscali sono finiti nel P2P..

Sicuramente avrete sentito parlare della bufera che si è abbattuta dopo che sul sito dell’agenzia delle entrate sono stati pubblicati i redditi delgi Italiani!

In un giorno i Server sono andati in Tilt e il garante della Privacy ne ha ordinato la rimozione.

Però come ben sapete, appena un file finisce sul WEB è difficile fermarne la divulgazione, poi se finisce nelle reti peer to peer, allora diventa impossibile!

Se fate una ricerca con Emule e scrivete REDDITI, troverete tutte le liste!

redditi 1

Ma fate molta attenzione, gli investigatori che stanno seguendo la causa hanno dichiarato :

Chi userà i dati relativi alle dichiarazioni dei redditi, sottratti dal sito dell’Agenzia delle Entrate facendone un uso improprio, sara’ perseguito penalmente e rischia anche la galera.

Quindi occhio!!, a essere troppo curiosi si rischia!! 😀

Secondo me i dati fiscali dovrebbero essere pubblici, se uno non dichiara il falso non ha niente da nascondere no?

Che dite?

About Diego Cervia

Diego Cervia, 38 anni di Sarzana (SP) Ho aperto questo blog nel lontano 2008 perchè la mia passione sono gli smartphone (nel 2008 erano cellulari!) e le nuove tecnologie, con uno sguardo ai droni e alla domotica. Metto a disposizione le mie conoscenze e cerco di aiutare ad utilizzare al meglio i propri device. Se hai bisogno di qualche informazione, contattami!

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8 comments

  1. Certo… chi non ha nulla da nascondere non ha nulla da temere. Ne consegue che chi nasconde qualcosa è in torto.. Cerrrto. Questo è un PRINCIPIO IDIOTA che può giustificare qualunque eccesso. Tanto per cominciare gradirei poter entrare oggi stesso in casa TUA e perquisire la TUA cantina. O hai qualcosa in contrario? Si? Beh allora hai qualcosa da nascondere! Magari nella tua cantina tieni in ostaggio una persona da 24 anni, come faccio ad essere sicuro del contrario se non la perquisisco?
    E per quanto riguarda i dati fiscali: cominciamo con una bella scrematura: selezioniamo i soggetti con più di 70 anni e tra questi quelli con i redditi più alti, comodamente divisi per zona. Risualtato: un bell’elenco di vecchietti danarosi da rapinare.
    E ancora: i pubblicitari ringraziano: ora hanno a disposizioni le età e le fasce di reddito di tutti gli italiani… per i prossimi 100 anni la pubblicità che intaserà le nostre cassette sarà più mirata che mai. Urrà!
    Luca

  2. Caro Luca, generalizzare è facile..
    Per prima cosa gli elenchi sono sempre stati pubblici, in forma cartacea fino al 2005-.
    Un presunto rapinatore non credo che si basi sulla dichiarazione dei redditi..con tutta l’evasione fiscale che c’è in Italia, consultare la dichiarazione dei redditi non sarebbe una bella idea..
    Come mai hai inserito una mail non esistente per lasciare il commento?…
    Per il resto non rispondo alle provocazioni, se vuoi venire nella mia cantina no problem…magari me la metti anche un pò in ordine! 😀

  3. Si, anche nella mia cantina ci sarebbe da mettere in ordine e anche da controllare la Birra che sta fermentando…eh eh

  4. Rendere pubblica la dichiarazione dei redditi direi che equivalga a rendere pubblica la dichiarazione di quello che ho in cantina, non alla perquisizione della cantina stessa…