Presentati i nuovi modelli di iMac e MacBookPro

Phil Schiller ha appena annunciato sul palco del California Theatre diversi nuovi modelli di Mac.

Dalla nuova generazione di MacBook Pro ai nuovi iMac, le novità sono tante, alcune inaspettate.

MacBook Pro
Il primo turno è spettato al nuovo MacBookPro con Retina Display da 13 pollici. Schiller ha affermato che il MacBook Pro da 13″ è il Mac in assoluto più popolare, grazie alla sua potenza e portabilità: l’aggiornamento era obbligatorio. Cavallo di battaglia del dispositivo è il nuovo display retina da 256×1600 (4.096.000 pixel) – “Il secondo display per portatile più denso al Mondo”, ha ironizzato Schiller (il primo sarebbe il MacBook Pro da 15″, ovviamente, ndr).

Come il suo fratello più grande, svelato a giugno di quest’anno, è più leggero e portatile del predecessore – 1,62 kg e spesso solo 1,9 cm, contro i 2,06 kg e 2,41 cm di spessore del precedente modello. Monta una fotocamera frontale in alta definizione, supporta un disco a Stato Solido da 128 fino a 768 GB, e monta batteria e ventole disegnate ad hoc.

La configurazione base parte con un processore da 2.5GHz Dual-Core i5 (con Turbo Boost fino a 3,1 GHz) con 3MB di cache L3 condivisa, 8 GB di RAM DDR3L a 1600MHz e una scheda grafica Intel HD 4000, fino ad arrivare ad un Dual-Core i7 da 2,9GHz (con Turbo Boost fino a 3,6 GHZ) con 4M di cache condivisa. Per quanto riguarda la batteria, Apple assicura di arrivare fino a 7 ore di navigazione web.
Sarà disponibile già da oggi a soli 1779€.
La versione base del MacBook Pro (senza Retina Display) rimane a 1279€.

Mac Mini
A seguire è stato un piccolo aggiornamento al Mac Mini – “Sapevate che qualcosa di Mini sarebbe stato annunciato”, ha ironizzato ancora Schiller. La configurazione base parte con un Dual-Core da 2.5 GHz (Turbo Boost fino a 3.1GHz), 4GB di RAM per 649€, e promette performance – indovinate – raddoppiate rispetto al modello precedente. E’ stato aggiunto il supporto all’USB 3.0 e alla tecnologia Thunderbolt.

iMac
Ma le sorprese non sono finite. Anzi, il piatto forte e inaspettato si serve per ultimo: l’iMac è stato completamente rinnovato, dall’interno all’esterno. Spesso ai bordi solo 5 millimetri, offre le stesse configurazioni per quanto riguarda gli schermi  (27″ 2560×1440 e 21.5″ 1920×1080) ma con migliorie alla qualità e alla resa dei colori e dei contrasti. Non mancano il supporto al Bluetooth 4.0, SD Card, Ethernet, USB 3.0 e tutte le porte standard. Addio lettore DVD.

Ciliegina sulla torta è stata l’introduzione dell’innovativo FusionDrive, un’unico disco fisso che incorpora SSD e HDD sulla stessa partizione; il Mac sarà abbastanza intelligente da caricare le applicazioni direttamente sul disco a Stato Soldo, mentre salverà i dati automaticamente sul più lento ma più capiente HDD. Il tutto in automatico. Veramente un’eccellente trovata; come si suol dire, il meglio dei due mondi.

Il prezzo di partenza si alza leggermente: 1379€ per la versione 21.5″ e 1899€ per la versione 27″.

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